Alberi… Creature geniali

Gli alberi sono creature geniali, hanno emozioni, intuizioni, sentimenti e perfino la loro Internet!

Sempre ferme nello stesso posto, capaci solo di crescere, al massimo di fare fiori e frutti: se pensate che la vita delle piante sia tutta qui sappiate che vi sbagliate di grosso. I vegetali fanno ben altro: sentono, scambiano informazioni, ascoltano, reagiscono, sanno difendersi, sono strategiche. Il loro mondo è sempre all’avanguardia, moderno, insomma sono sempre sul pezzo.

Scienziati, neurobiologi come Stefano Mancuso e Monica Gagliano in laboratorio e Peter Wohlleben, un guardaboschi che li studia nel loro ambiente, scoprono continuamente qualcosa di nuovo su di loro, rafforzando le teorie di Charles Darwin che le considerava creature dotate di una sofisticata intelligenza.

Gli alberi veicolano informazioni all’esterno del regno vegetale proprio come una rete internet!

Questa azione si sviluppa in alcune piante, attraverso il rilascio di sostanze volatili che attraggono i nemici dei loro nemici (i parassiti).  In genere questi messaggi sono “indirizzati” a insetti, ma a volte come accade per gli alberi di mele infestati dai bruchi, riescono a raggiungere persino volatili come le cinciallegre che di quei bruchi sono ghiotti.

Se gli alberi potessero parlare, quante cose potrebbero raccontarvi!

Oggi proveremo a dar voce ad alcuni di loro…

Il Faggio

“Io sono il faggio, sono un albero maestoso, la mia chioma è alta e fitta.

Ho grandi capacità di adattamento Il mio legno è di ottima qualità e piace molto perché è rosato. Perdo le foglie in inverno e mi rivesto in primavera. Quando mi ammalo sono tranquillo perchè mi aiutano i miei figli, i miei nipoti e i miei parenti che vivono qui intorno. Voi non potete vederlo ma sotto il terreno le nostre radici si intrecciano e si toccano. Attraverso le radici gli altri faggi di questo bosco mi hanno trasmesso le sostanze nutritive che mi hanno fatto vivere. Proprio come si fa nelle vostre case quando c’è una persona anziana o malata e le si prepara da mangiare e le si porta il vassoio a letto: anche noi piante ci aiutiamo. Di più tra piante della stessa specie, ma non solo.”

L’Acacia

 “Io mi chiamo Acacia e vivo in Africa.

Molti animali amano le mie foglie, soprattutto le giraffe. Ma non mi preoccupo, perché io ho un sistema molto efficiente per difendermi ed evitare che gli animali mi spoglino completamente e mi facciano del male: produco una sostanza che rende le mie foglie amare e indigeste per gli animali, così non esagerano. Devo pur difendermi e non sono l’unica: anche le querce, per tenere a bada gli insetti usano il mio stesso sistema e non solo. Un fagiolo del Perù fa di peggio: quando un acaro lo attacca, lui emette una sostanza che attira un’altra specie di acaro, una specie carnivora! Così il secondo acaro mangia il primo e il fagiolo se ne libera.  Quando gli animali brucano troppo non solo divento amara ma, in più, spruzzo un gas nell’aria. Le altre acacie lo sentono e sanno che vuol dire “pericolo!” così cominciano a rendere disgustose le loro foglie senza aspettare che arrivino le gazzelle o le giraffe. Ingegnoso, no?”.”

Il fungo…l’Internet del bosco

“Il fungo sono io e sono l’esperto della comunicazione come dite voi sono il social media manager!

Mettiamo subito in chiaro una cosa: io non sono un vegetale. Noi funghi siamo tutt’altra cosa, proprio un altro regno, il regno dei funghi e basta. Bene, se promettete di non dimenticarvelo vi racconto
il resto della storia. Sottoterra noi funghi abbiamo una rete di filamenti enorme. Molto più estesa delle radici delle piante! I nostri filamenti si chiamano ife, non radici, e possono essere lunghi parecchi chilometri attraverso il bosco. Noi funghi del bosco viviamo insieme alle piante, ci prendiamo delle sostanze da loro e ne diamo delle altre. Insomma, facciamo scambi. Con le ife entriamo nelle radici, anche in quelle di piante di specie diverse, così le mettiamo in comunicazione tra loro. Proprio come fa internet con voi esseri umani!
Noi siamo una rete e gli scienziati da anni studiano quello che chiamano Wood-Wide-Web, cioè il grande Web del Bosco. Grazie a noi le notizie della foresta viaggiano veloci e arrivano anche alle piante che, tra loro, non saprebbero come comunicare”

La Vite

“Noi piante abbiamo anche l’udito!

Non abbiamo le orecchie è vero, ma è sicuro che in qualche modo percepiamo i suoni. Io sono una vite, faccio uva da vino e con me gli scienziati hanno fatto un esperimento: farmi crescere ascoltando musica. Proprio come si dovrebbe fare con i bambini. Ebbene, il risultato, controllato e verificato, è che sono cresciuta meglio e ho persino prodotto un’uva migliore. In più, la musica ha pure tenuto lontani da me gli insetti parassiti».”

La Mimosa pudica

“Noi piante abbiamo anche il tatto

Io mi chiamo Mimosa, precisamente mimosa pudica: dicono che sono pudica perche se qualcuno o qualcosa mi tocca ripiego le foglie. Lo faccio per difendermi e per tanti altri motivi, che scoprirete nel tempo. Comunque sono pudica ma non stupida: se non succede niente di brutto la seconda volta non mi nascondo più. Gli scienziati dicono che è perche ho una certa memoria. Mi ricordo le cose insomma. Come succede a chi ha un vero cervello!”

La Radice

“Gli studiosi ritengono che la nostra intelligenza sia soprattutto nelle radici.

Gli studiosi ritengono che la nostra intelligenza sia soprattutto nelle radici! E hanno ragione, in special modo nella punta di noi radici: aggiriamo gli ostacoli, ci muoviamo in modo coordinato (e siamo migliaia!) e decidiamo in ogni momento che cosa fare. Senza le nostre decisioni la vita, per la pianta, sarebbe davvero dura. Come avete letto, la vita segreta dei vegetali è ricchissima e talmente stupefacente che già 150 anni fa Charles Darwin, autore della teoria dell’Evoluzione, capì l’importanza di noi radici. Lui ha aperto la strada ma oggi, riguardo all’intelligenza delle piante, i botanici hanno scoperto molte più cose di quelle che aveva immaginato, e vi garantiamo che c’è ancora tanto da scoprire, cose inimmaginabili, quasi magiche. “